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Cambio gomme “fai da te”? Ecco i rischi

Avere il classico treno di gomme invernali in garage, già montate, e scoprire che per portarle dal nostro gommista di fiducia bisogna prenotare, caricarsi le ruote, raggiungere il gommista, perdere un’ora almeno, rischiare un po’ di coda se i lavori sono in ritardo, e ritornare a casa, il tutto perdendo quindi una mezza giornata di lavoro, ci può indurre a decidere che valga la pena di mettersi lì, una domenica mattina, e in un’oretta o poco più, smontare e rimontare le quattro ruote, una per una. Tecnicamente si può fare (non in tutti i casi), ma con qualche rischio.

Il primo è quello di non sapere qual è lo stato della mescola dei nostri pneumatici (che dipende da come li abbiamo conservati, vedremo nei prossimi giorni come farlo correttamente), e quindi quello di montare pneumatici con un discreto battistrada, apparentemente buoni, ma con una mescola indurita, e quindi di andare incontro a problemi di aderenza anche solo sul bagnato quando le temperature dell’asfalto diventano molto basse.

Il secondo è quello di seguire il consiglio che tutti danno (non del tutto sbagliato) di invertire il montaggio delle ruote per garantire un consumo più omogeneo degli pneumatici. Ma se notassimo un consumo disomogeneo, allora vuol dire che certamente sarebbe il caso di far fare una convergenza al nostro mezzo, perché un consumo disomogeneo vuol anche dire un consumo eccessivo e quindi costi maggiori perché si riduce di molto la durata dello pneumatico, e spesso vuol dire anche effetti indesiderati sul volante (il più comune è l’auto che “tira” da una parte).

C’è poi il problema dell’equilibratura, che con l’usura degli pneumatici o con qualche botta data durante il precedente utilizzo va rifatta, per non incorrere nel rischio di avere vibrazioni sul volante e quindi la necessità di andare comunque dal gommista, che dovrà rismontare le ruote, equilibrarle e rimontarle, con la stessa perdita di tempo che avremo avuto facendo fare il cambio gomme direttamente dal gommista.

E per ultimo la questione della pressione delle gomme, che va controllata nel momento in cui vengono montate, in particolare per le ruote di nuova generazione dotate di TPMS (Tire Pressure Monitoring System), per evitare la segnalazione di pressione anomala continua e la conseguente sosta dal gommista.

Quindi, in conclusione, il “cambio ruote” (per chi ha le gomme montate su cerchioni) si può fare in autonomia, ma non sempre il gioco vale la candela, perché il risparmio economico è davvero minimo (poche decine di euro al massimo) e i rischi in termini di sicurezza potenzialmente elevati, senza contare che quei pochi euro e quel tempo risparmiati potrebbero costare molto più cari, sia in termini di tempo che di denaro.

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