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La centralina, quella che ha trasformato i meccanici in meccatronici

Fino ad una decina di anni fa o giù di lì portavamo l’auto a riparare dal meccanico che accendeva il motore, alzava il cofano, metteva dentro la testa e usciva con la diagnosi del guasto. E in qualche caso funziona ancora così, ma solo per i guasti più comuni o banali. Molte volte, quando si accende una spia sul cruscotto, o la nostra auto fa qualche rumorino non ben identificato, mettere la testa dentro il cofano non basta.

Serve una diagnosi elettronica, perché il funzionamento del motore della nostra auto e di tutte le sue principali componenti sono regolate da una centralina, una sorta di piccolo computer che, grazie a una serie di sensori sistemati nelle componenti meccaniche, controlla il funzionamento dell’auto. E’ così he il nostro meccanico è diventato “meccatronico”. La centralina motore, ad esempio, controlla la velocità, i giri del motore, la sua temperatura, l’afflusso di carburante e molte altre informazioni, una grande mole di dati che vengono elaborati per stabilire se il motore funziona bene o no.

E come tutte le componenti della nostra auto, anche la centralina ha bisogno di una manutenzione periodica, perché potrebbe segnalare un falso problema, e allora diventa indispensabile effettuare una rimappatura della centralina secondo i parametri di fabbrica.

Chiedere periodicamente al proprio meccanico di fiducia un’analisi del sistema è quindi cosa buona, sempre, indipendentemente dalle spie che si accendono o meno su cruscotto.

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