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Se la sicurezza è un optional: a cosa rinunciamo per spendere meno

Quando ci si siede alla guida di una autovettura, che sia per un lungo viaggio o per un tragitto breve, per un giro in campagna o per commissioni in città, l’unico elemento che non dovrebbe mai rappresentare un optional è la sicurezza.


Sicurezza attiva e sicurezza passiva

È sempre fondamentale ricordare la distinzione fra sicurezza attiva e sicurezza passiva.

La prima riguarda la prevenzione dell'incidente stradale, mentre la seconda si occupa di limitare le conseguenze e i danni in seguito alla collisione.


L’obiettivo che la Commissione Europea ha scelto di prefissare è il raggiungimento di una netta diminuzione della mortalità dovuta agli incidenti stradali. Il progresso della tecnologia permette di inserire nei nostri veicoli alcuni sistemi di sicurezza d'avanguardia, che vanno a riparare il più possibile l’errore umano, causa di circa il 95% degli incidenti stradali. In questo caso parliamo di limitare le conseguenze dell'incidente stradale e l'argomento gioca nella squadra della sicurezza passiva.


Le tecnologie salvavita obbligatorie

- L’impianto frenante ABS, obbligatorio dal 2016 secondo normativa UE per tutti i mezzi che superino i 125cm³;

- Il controllo elettronico della stabilità, presente su tutti i veicoli di nuova immatricolazione a partire dall'inizio del 2015;

- Gli airbag, installati su ogni auto immatricolata dopo luglio 2002 per conducente e passeggero;

- I sensori di pressione degli pneumatici, obbligatori per le vetture poste in circolazione dopo il primo novembre 2014;

- Il sistema S.B.R. per il controllo delle cinture di sicurezza che diverrà obbligatorio a partire dal 2025.


Necessari ma opzionali

Disponibili a pagamento, e spesso solo su auto decisamente più costose di un’utilitaria, oppure parte di “pacchetti” e dotazioni di serie vendute solo come top di gamma, sono ancora tantissime le tecnologie salvavita a cui il compratore rinuncia.

Se è vero che il pubblico tende a preferire interni in pelle, super stereo e altri dispositivi di lusso, è altrettanto vero che questi optional non sono alla portata economica di tutti. E tra questi vi è il cruise-control adattivo (che in caso di eccessivo avvicinamento alla vettura che precede frena automaticamente, arrivando ad inchiodare se necessario), il dispositivo che evita l'invasione della carreggiata ed altri elementi di controllo e messa in allerta del guidatore rispetto al rilevamento della stanchezza o dello strato di ebrezza.



Il futuro

L’obiettivo finale per l’UE è quello di rendere sempre più disponibili elementi come il riconoscimento della carreggiata e quello dell’angolo morto, l'anti-tamponamento, la frenata automatica d’emergenza, i sistemi che non solo riconoscono e segnalano la stanchezza del conducente, ma ne avvertono la distrazione o rilevano la presenza di alcol nel fiato. Elementi che in un futuro prossimo equipaggino tutti i veicoli di nuova costruzione.



Non mancano poi l’ISA (Intelligence Speed Assistance) o l’optional che avverte il conducente di tutte le violazioni della segnaletica orizzontale: questi Sistemi Avanzati Di Assistenza alla guida (ADAS) sono il preludio di un futuro in cui la guida sarà autonoma e sempre più impermeabile all’errore umano.

Tra il progresso tecnologico e la volontà di rendere le strade più sicure, dobbiamo augurarci che anche l’accessibilità a tali sistemi sia sempre maggiore e non più opzionale: dove l'essere umano può sbagliare la tecnologia rappresenta oggi la migliore amica della nostra sicurezza.


E tu cosa pensi di questi innovativi sistemi di sicurezza? Scrivicelo a: direzione@cofaservice.it


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