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Perché solo un "under 25" su otto possiede un’auto di proprietà

Ormai di giovani che ricevono la prima macchina in regalo al superamento dell’esame di guida ne restano pochi in Italia, precisamente il 12, 2%, vale a dire un “under 25” su otto. Infatti, la disoccupazione, gli elevati costi di gestione, il noleggio e altri fattori hanno notevolmente modificato il modo di concepire l’auto come proprietà.



I dati dell’ACI

Secondo quanto riportato da “Autoritratto 2020”, l’analisi statistica dell’ACI sul parco veicolare regionale, provinciale e comunale del territorio italiano, la causa da attribuire al fenomeno in questione è il parco circolante stesso, obsoleto e inquinante, non in linea con l’agenda europea dei prossimi anni. Infatti, sul piano delle immatricolazioni si ha un’anzianità quasi trentennale, con 3 milioni e 800mila auto - prevalentemente Euro 0 - immatricolate prima del 1993. Vi sono altri elementi che hanno contribuito ad abbassare la percentuale dei giovani proprietari d’auto, primo fra tutti gli elevati costi di gestione, soppiantati da formule differenti, quali il car sharing, sempre più diffuso e apprezzato nei contesti metropolitani.


Le percentuali regionali

Nel Sud Italia si registrano le percentuali più alte di anzianità del parco veicolare, sul podio del parco veicolare più anziano troviamo al primo posto la Campania (18,1%), al secondo la Calabria (15,7%) e al terzo la Sicilia (14,1%). Al contrario, le regioni che registrano un parco veicolare più giovane risultano essere il Trentino Alto Adige (2,9%), la Valle D’Aosta (3,1%), una delle regioni che sfrutta al meglio le potenzialità del noleggio, e il Veneto (6%). Per quanto riguarda le auto ad alimentazione elettrica, in Italia si è registrato un incremento del 67% fra il 2019 e il 2020, ma solo un'auto su dieci risulta ecologica con il 6,7% a GPL, il 2,5% a metano, l’1,4% ibride e lo 0,1% elettriche.


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