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Francesca Ruffino

Quale pneumatico scegliere? E' il momento di farlo!!! Tra i parametri anche l'onda di rumorosità!!!

Entro il 15 maggio bisogna procedere alla sostituzione degli pneumatici invernali con quelli estivi.


Pneumatici estivi, invernali o quattro stagioni? Quale pneumatico scegliere? Quali caratteristiche considerare?

Questi dubbi attanagliano anche gli automobilisti più esperti ed attenti alla propria autovettura.

In questo articolo spiegheremo le caratteristiche dei pneumatici così da guidarvi nella scelta di quello più adatto alle vostre reali esigenze.


Tipologie di pneumatici

Esistono 3 tipi di gomme: estive, invernali e 4 stagioni.


Il battistrada delle gomme estive consente una maggiore aderenza sul bagnato e migliori performance in caso di asfalto rovente e temperature elevate.


La struttura del battistrada delle gomme invernali invece consente loro di resistere anche a basse temperature, oltre ad una maggior presa su neve e ghiaccio.


Infine i pneumatici 4 stagioni, il cui battistrada è più profondo rispetto a quello dei precedenti, offrono buone prestazioni in entrambe le circostanze, ma non sono molto adatti in caso di situazioni estreme.


Oltre all’aderenza sull’asfalto, è bene considerare il grado di aderenza sul bagnato, per evitare fenomeni tipo aquaplaning: tale grado è determinato da test specifici sul pneumatico, al termine dei quali viene attribuita una classe di aderenza (da A= ottima aderenza ad E= scarsa aderenza), che non deve mai scendere sotto la lettera C.


Rumorosità al rotolamento: il parametro "onda"

Un’altra caratteristica da considerare è la rumorosità da rotolamento, per evitare fastidi al conducente ed ai passeggeri.

Occorre pertanto prestare attenzione alla sua misurazione riportata nell’etichetta con il simbolo ”onda”: 1 onda nera corrisponde a gomme silenziose; 2 onde nere a gomme con rumorosità da rotolamento moderata; 3 onde nere corrispondono a gomme rumorose.


Riguardo alla struttura del pneumatico, è preferibile scegliere pneumatici con carcassa radiale, in quanto diminuisce gli attriti interni e la deformazione dovuta al rotolamento.

Il pneumatico con carcassa cinturata o convenzionale è invece principalmente utilizzato per i mezzi più pesanti (es. mezzi da lavoro agricolo).


Quando e come una "gomma" influisce sui consumi?

Ultima, ma non ultima, l’efficienza dei consumi, in termini di usura e di carburante.

E’ bene controllare infatti il livello di usura di un battistrada non solo per la propria sicurezza, ma anche per non incorrere in sanzioni (il battistrada, per legge, non può scendere sotto i 1,6 mm). Normalmente gomme estive ed invernali si usurano più lentamente rispetto ai pneumatici 4 stagioni.


I pneumatici inoltre concorrono al 20% nel consumo di carburante e in parte anche nelle emissioni di CO2 della nostra auto.

Pertanto è consigliabile controllare sull’etichetta la scala con codice cromatico, che indica quanto un pneumatico è responsabile del “risparmio di carburante”: A (colore verde) indica un elevato risparmio di carburante, G (colore rosso) indica invece una basso risparmio di carburante.



Con questi elementi sarà quindi possibile effettuare una corretta valutazione delle prestazioni dei pneumatici e scegliere quello che meglio si addice alla vostra autovettura. Non dimenticate, per chi ha ancora sulla propria auto le gomme invernali, che entro il 15 maggio bisogna necessariamente mettere quelle estive.


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